Tra i musei e i posti da visitare di Venezia, la “Casa dei Tre Oci” è di certo uno dei luoghi da me preferiti. Qui ho frequentato il primo corso di fotografia: un punto di partenza della mia passione per la foto.
La “Casa dei Tre Oci” è una splendida testimonianza dell’architettura veneziana di inizio ‘900. Costruita nel 1913 sull’isola della Giudecca, al centro del bacino di San Marco di fronte proprio alla Piazza e a Palazzo Ducale, fu disegnata dall’artista Mario De Maria (Marius Pictor).
Dopo un accurato restauro ad opera della Società “Polymnia Venezia”, la “Casa dei Tre Oci” è diventata nel 2012 uno spazio espositivo aperto al pubblico, un luogo di elaborazione e confronto culturale sui linguaggi del contemporaneo, con particolare attenzione a quello fotografico.
Tra le mostre della “Casa dei Tre Oci” che ho visto:
- “Genesi” Sebastião Salgado 01.02>18.05.2014
- “Venezia si difende 1915 – 1918” 13.09.2014>11.01.2015
- “Building a Nation” Lewis Hine 13.09.2014>11.01.2015
Mostre in programma anno 2015:
“Tre Oci Tre Mostre” format di successo giunto alla terza edizione che inaugura la stagione espositiva 2015 della “Casa dei Tre Oci” dedicata alla fotografia (dal 7 febbraio al 12 aprile 2015): in esposizione “Sguardi privati” fotografie di Francesco Maria Colombo, le gallerie veneziane e la fotografia, il circolo fotografico veneziano “La Gondola”.
“Sguardo di Donna” da Diane Arbus a Letizia Battaglia – la passione e il coraggio – 25 autrici, 25 storie, 25 sguardi singolari sul mondo: una mostra di 250 immagini, che parla di diversità, responsabilità, compassione e relazione (dal 11 settembre al 8 dicembre 2015).
Per raggiungere l’isola della Giudecca, potete prendere il vaporetto ACTV n. 2 con partenza ogni 12 minuti circa (San Marco Zaccaria – Giudecca – Piazzale Roma – Rialto – San Marco Giardinetti), oppure il vaporetto ACTV 4.2 – 4.1 con partenza ogni 20 minuti circa ( Murano – San Marco Zaccaria – Giudecca – Ferrovia – Murano).
Curiosità e cose da vedere dell’isola Giudecca
L’isola della Giudecca era chiamata anticamente “spina longa” per la sua forma stretta e allungata. Successivamente prese il nome di Giudecca dal toponimo Zudeca (luogo per la concia delle pelli) o Zudegà (in veneziano antico “giudicato”). Questa isola è considerata una delle isole più tranquille della laguna di Venezia.
Formata da otto isolotti, collegati tra loro da ponti e ponticelli, è costituita da una fondamenta continua che costeggia il Canale della Giudecca e fronteggia le Zattere. Sul lato opposto, quello che guarda la laguna, si trovano giardini, orti, cantieri per il rimessaggio delle imbarcazioni, officine di artigiani e piccole fabbriche. Da questo lato si possono godere degli splendidi tramonti. Un tempo i giardini e gli orti erano la vera caratteristica di questa isola, ne è testimonianza una mappa di Ludovico Ughi, del 1729, in cui è documentato in modo dettagliato tale patrimonio, con il disegno delle singole aiuole. Nei giardini, che spesso erano privati e inaccessibili, c’erano orti botanici, piante e fiori esotici, erbe medicinali e piante rare provenienti da terre lontane. Inizialmente costituita da conventi, accademie letterarie e filosofiche, giardini e orti, la Giudecca ha cambiato volto dopo le trasformazioni portate dall’industrializzazione alla fine dell’Ottocento.
Tra le architetture religiose, da vedere: Chiesa del Redentore (eretta tra il 1577 e il 1592 su progetto del Palladio, fu costruita come segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza che nel 1576 causò la morte di un terzo della popolazione di Venezia: ancor oggi è il fulcro della “Festa del Redentore“), Chiesa delle Zittelle (consacrata nel 1588 alla presentazione della Beata Vergine Maria, fa parte di un complesso comprendente un ex ospizio per giovani ragazze povere che in esso vivevano e lavoravano come ricamatrici e merlettaie), Chiesa di Santa Eufemia (risalente al VII secolo: è fra le più antiche di Venezia).
Per i tramonti e soprattutto se siete con bambini piccoli, potete raggiungere il giardino pubblico dietro la Chiesa del Redentore (puoi vedere il percorso giallo in mappa):
Per una visita veloce dell’isola è preferibile partire dalla fermata del vaporetto “Redentore” e ripartire dalla fermata “Palanca”. Da non perdere, in base ai vostri interessi:
- Harry’s Dolci (chiuso per il periodo invernale)
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Terrazza bar dell’Hotel Hilton Stucky (lo stabile è l’ex mulino di cereali e fabbrica di pasta di Giovanni Stucky – imprenditore svizzero – trasformati in un moderno hotel con un centro congressi nel 2007)
- Realizzazioni e progetti architettonici: Quartiere Junghans (Corte Cordami 565-566 – Cino Zucchi, Boris Podrecca, etc del 2002) e Birreria Dreher (Fondamenta di San Biagio 801 – Giuseppe Gambirasio, etc del 1992)
- Showroom Fortuny (Fondamenta di San Biagio 806: qui troverete la famosa fabbrica dei tessuti di Mariano Fortuny con l’esposizione in showroom di materiali, disegni, tessuti pregiati e altri lavori, inclusi cuscini, accessori e luci. La fabbrica è stata fondata nel 1919 quando Fortuny compro’ i terreni sull’isola di Giudecca da Stucky, un caro amico nonchè proprietario del Mulino accanto. La terra era un tempo di proprieta’ di un antico convento successivamente chiuso da Napoleone. Sebbene la fabbrica non consenta visite per mantenere il segreto della produzione di Mariano Fortuny, lo showroom è aperto al pubblico, clicca qui per info e orari)
Isola di San Giorgio e Isola di Giudecca – vista da Venezia